Le emergenze della fame, della malattia, della paura e della morte hanno lasciato significative tracce fotografiche nella città di Como con le Guerre Mondiali. Tra il 1915 e il 1919 i Comaschi si mobilitano per l'assistenza ai soldati malati o feriti provenienti dal fronte organizando il Comitato generale comasco d'Assistenza civile, che tenta di arginare le emergenze utilizzando non solo l'Ospedale Sant'Anna o l'ospedale San Martino ma anche numerosi grandi edifici pubblici e privati, laici e e religiosi. Nella Seconda Guerra Mondiale invece il pericolo sono anche le incursioni aeree, dalle quali Como si difende costruendo numerosi rifugi (o "ricoveri" ) collettivi antiaerei.
In questo percorso sono presentate alcune immagini dei luoghi di Assistenza civile della Grande Guerra ma anche rifugi antiaerei della Seconda Guerra, ricavati nei sotterranei della Torre Gattoni e all'interno delle antiche mura cittadine, che tornarono in tal modo, per così dire, alla loro originaria funzione protettiva. Intresanti ricordare che nel 1937 nei dintorni, nell'area del vecchio ospedale Sant'Anna - trasferito nel 1932 nella nuova sede di Via Napoleona - e precisamente nei sotterranei della nuova palazzina della Croce Rossa Italiana, venne costruito un rifugio antiaereo ed antigas. Il rifugio, perfettamente conservato, dal 15 giugno 2014, data del 150° anniversario della fondazione della Croce Rossa Italiana, è stato trasformato dalla stessa Croce Rossa Italiana - Comitato della Provincia di Como in MuRAC - Museo Rifugi Antiaerei Como ( https://www.murac.it/).
