Cartolina prodotta per le Celebrazioni Voltiane del 1899 attraverso la riproduzione di un dipinto a colori del pittore milanese Arturo Ferrari, commissionato da don Luigi Guanella. Il dipinto ritraeva il Volta in una stanza della sua casa di Como (dalla finestra aperta si scorge il Baradello). Le sue virtù (Fede, Scienza e carità) sono simbolicamente rappresentate da un Crocifisso sulla parete (riproduzione del SS. Crocifisso dell'Annunziata di Como), dalle sue invenzioni e strumenti di lavoro e dalla sobrietà dell'arredo. Il quadro originale venne riprodotto dallo stampatore Bertarelli di Milano in 25.000 copie in cromolitografia, in due formati, uno più grande (40 x 55 centimetri) e «altre copie di piccola dimensione [la cartolina, appunto]». Scriveva Don Guanella nel periodico “La Divina Provvidenza”: «Questa artistica riproduzione ci rappresenta il Volta in sui 56 anni, che nello studio dell’avita casa sta esperimentando i magici effetti dell’allora scoperta Pila, mentre pare che il Cielo ne irradi il volto. Il sommo fisico veste giusta i costumi dei nobili del suo tempo: il mobiglio dello studio è molto modesto, perché modestissimo ne era il padrone: dalla parete pende il S. Crocifisso di Como, a cui il Volta era devotissimo; da finestra aperta si scorge lontano lo storico Baradello con un effetto di scena sorprendente». Il ricavato della vendita del "gadget", «prelevate le spese servirà come primo fondo per 1’impianto del Faro, e apriremo quindi una soscrizione per raggiungere la somma occorrente al compimento del nostro disegno». Il faro per cui Guanella intendeva raccogliere fondi era il grandioso faro elettrico che Guanella sognava di costruire sulla collina di Lora, presso la statua del Sacro Cuore inaugurata qualche mese prima sulla ciminiera della ex filanda Binda, acquistata nel 1897 per trasferirvi il reparto femminile della sua fondazione comasca (Casa Santa Maria della Provvidenza). Faro che non venne mai realizzato.