"Porta d'ingresso al sotterraneo",fotografato presumibilmente nel 1848 e identificabile con un edificio fortificato a Berbenno di Valtellina (SO). Le immagini sono accompagnate da un manoscritto, prodotto nel 1848 da un non identificato membro della famiglia Meraviglia, in occasione del passaggio da Berbenno (24 agosto 1848) dell’imperatore Ferdinando I d’Austria, diretto a Milano. Il dossier tentava di fornire prove storiche al merito di tale comunità “nella congiunzione del Regno di Germania al Regno d'Italia”, rivendicando l’aiuto dato dalla famiglia Meraviglia e dalla comunità di S. Pietro sin dal X sec. alla regina Adelaide nella fuga dalla prigionia. Si tratta dell’ennesima ipotesi relativa alla prigionia di Adelaide di Borgogna, rimasta vedova di Lotario nel 950 e imprigionata da Berengario, re franco d'Italia,dopo aver rifiutato la sua proposta di matrimonio. Alcuni storici valtellinesi (F.S. Quadrio,E.Pedrotti) cercavano di identificare la prigione di Adelaide con il castello di Domofole a Mello, lo stesso dove altra tradizione più antica volle prigioniera Gundeberga (VII sec.) figlia della regina Teodolinda; mentre altri confutavano la tesi su Adelaide proponendo altre localizzazioni (P.Tatti e G.Rovelli, che collocano la prigione a Mellia presso Dongo; F.Besta).Il documento cita numerosi toponimi e località che fanno riferimento a Berbenno di Valtellina (SO): la frazione S. Pietro; la località Sina, dalla quale si transita per raggiungere Polaggia; il Passaggio del Cavallo; il colle e il castello di Mongiardino (del quale sopravvivono pochi resti, oltre a quelli dell’altro castello di Roccascissa).