La tela del "Cristo Crocifisso tra due Santi" nella chiesetta di S. Francesco a Mariano Comense (CO). Il quadro è di notevole grandezza (3x2 mt. ca.) ed era ridotto a poco più di una crosta illeggibile, lesionata da un foro centrale di circa 30x30 cm.. Circa dieci anni fa il manufatto fu restaurato a spese della famiglia Mina ad opera di persona segnalata dalla Sovrintendenza. A seguito del restauro, esperti rilevarono la presenza di una o più mani nobili, sottolineando il tratto ed il segno contraddistintivo di Camillo Procaccini e di Daniele Crespi. La chiesetta di S. Francesco,che fu officiata dai Frati Minori sin dal 1228 (epoca della fondazione del convento annesso),fu eretta su una piccola altura all’estremità sud-est del paese.All'epoca di S.Carlo Borromeo era citata come chiesa dei SS.Francesco e Giorgio ed era officiata dai Frati Francescani Conventuali. L'antica dedicazione della chiesa a S.Giorgio fa presupporre che i Minori si insediarono in un edificio preesistente.Nel 1798 il convento fu soppresso dalla Repubblica Cisalpina e i beni furono venduti all'asta. Seguì la parziale demolizione dei fabbricati e la trasformazione del convento nella Villa Besana,ceduta in seguito alla famiglia Mauri. La cappella (che per metà fu abbattuta)sopravvive e dipende per il culto direttamente dalla prepositurale.E' per il 50% di proprietà del Comune di Mariano e per la restante parte di proprietà di Carla Mauri Mina.L'edificio al suo interno conserva integri gli arredi sacri,i paramenti,il corredo liturgico e 5 tele dell'antica quadreria di Villa Besana, tuttavia esso risulta in gravissimo stato di degrado con lesioni murarie vistose e tali da minarne seriamente la struttura portante.