Film - documentario dedicato alle memorie dell'emigrazione Altolariana verso Palermo. Un tema "altrolariano" perché sempre più lontano dall'immagine "patinata" del Lario e dalla memoria locale: un patrimonio di beni immateriali e materiali a forte rischio di dispersione.
Regia di Claudio Casazza.
IUBILANTES ha dato supporto culturale e materiale al progetto e alla sua realizzazione (2010). Ora, a 11 anni di distanza, Iubilantes ha deciso di ritornare nei luoghi di questo docufilm e di riproporlo, perché il suo messaggio è ancora fortemente attuale.
Il film è un viaggio alla scoperta delle tracce in Alto Lario dell'antica emigrazione- avvenuta soprattutto nei secc. XVI e XVII - verso Palermo, ricca capitale del vicerame iberico. Queste tracce sono ancora presenti sul territorio altolariano: in quasi tutti i paesi dell'alto lago di Como (Livo, Peglio, Dosso del Liro, Vercana, Càino) ci sono grandi chiese costruite con i soldi degli immigrati, con preziosi reliquiari, quadri e cappelle di Santa Rosalia, patrona di Palermo.
Il viaggio si allarga poi alla ricerca delle molte cose rimosse dalla normale vita quotidiana: i lavori antichi e il paesaggio di questi luoghi sempre più deturpato dalla modernità incalzante. Attraverso personaggi surreali, studiosi e soprattutto ricordi il film cerca di ricostruire le tracce di questa identità forse perduta, tutto sul filo di quella che è una memoria che sembra essere stata rimossa.
CREDIT
Regia: Claudio Casazza; Soggetto Claudio Casazza; Aiuto regia: Antonio Fadda; Fotografia: Antonio Fadda, Claudio Casazza;
Riprese: Antonio Fadda, Claudio Casazza
Altre riprese: Luca Citron, Leonardo Lapomarda, Alice Motti, Giulia Vallicelli
Montaggio: Claudio Casazza, Antonio Fadda
Voce narrante: Tony Pandolfo
Testo voce narrante: Claudio Casazza
Durata: 72 minuti
Anno di produzione: 2010
Paese di produzione: Italia
Produzione: Scuola di cinema, televisione e nuovi media di Milano
Formato di ripresa: Minidv
Telecamere utilizzate: Panasonic dv100
Sistema di montaggio: Avid Mediacomposer
Genere: documentario storico-antropologico
NOTE DI REGIA
Il film è narrato come un viaggio che va dal passato al presente, dai racconti degli antropologi di inizio secolo ai racconti dei vecchi contadini o pastori di oggi. Il film è diviso in tre parti apparentemente distinte che sono necessarie a comprendere l’identità del posto:
- la parte socio culturale del lavoro;
- la parte della memoria storico collettiva dell’immigrazione e del dialetto;
- la parte paesaggistico- ambientale.
Le tre parti si fondono comunque in un discorso di immagini che a poco a poco “si aprono” per mostrarci che cos’è questa zona oggi e metaforicamente che cosa sono per l’Italia intera questi luoghi di montagna che sembrano essere stati rimossi.
CON LA PARTECIPAZIONE DI
Darko Pandakovic, docente di architettura del paesaggio presso il politecnico di Milano;
Ambra Garancini, presidente dell'associazione Iubilantes Onlus Como, da anni impegnata nella valorizzazione di questo territorio;
Anja Krieger, fotografa tedesca immigrata in queste montagne per lavorarci tre mesi ma ora stabilitasi qui;
Rossella Bernasconi, restauratrice che ha dedicato anni del suo lavoro alla conservazione di chiese e affreschi di queste valli;
Rita Pellegrini, storica e autrice di numerosi libri sulla storia e sulla memoria di questo territorio;
Michele Tanera, uomo che ha deciso di conservare sulle pareti della sua casa tutti gli oggetti che hanno rappresentato la storia socio/culturale del posto;
Giampiero Mazzucchi, gestore di un Bar Cinese in un paesino di queste montagne;
Gelmino Bertola, pastore di queste montagne
Giulia Motta e Francesco Porro, studiosi di storia locale
Rachele Rasella, Pino Brambani, abitanti del luogo
Anna Tanera, Maddalena Tarca, si sono travestite in donne del passato;