Como,chiesa di S. Cecilia:particolare del verso della croce astile trecentesca trasformata in reliquiario della S. Croce. Il manufatto, di area lombarda e unico nel suo genere in tutto il Comasco, alto 30 cm, è d'argento in lamina e filigrana. Sul verso - al centro - è la statuetta a mezzo rilievo del Cristo benedicente di arcaica concezione; alle quattro estremità dei bracci stanno gli Evangelisti nelle posizioni canoniche, tutti in foggia antropomorfa e alata; tuttavia solo Matteo ha il volto umano. Gli sfondi sono tutti eseguiti con una raffinata filigrana in argento, raffigurante racemi terminanti con sferette. Della croce astile si è perso quasi integralmente l’apparato figurativo originario del recto, che è stato rielaborato in epoca tarda (XVI sec.) aggiungendo delle reliquie legate alla passione cristologia. Sferule metalliche traforate antiche sono applicate all’estremità dei bracci, potenziati e trilobati. [O. Zastrow Capolavori di oreficeria sacra nel Comasco, Società Archeologica Comense, Como 1984, p.23]