Como, chiesa di S. Cecilia realizzata tra il 1573 e il 1577 da Bernardo Folla da Osteno: colonnato all'ingresso su Via Cesare Cantù. Della chiesa doppia - fondata in epoca medievale e legata all'omonimo monastero femminile- sopravvive solo l'aula esterna. La facciata della chiesa coincide oggi con quella del Liceo Classico "A.Volta, che la inglobò, ricalcando e trasformando il vecchio monastero femminile (XIII sec.) con la quale fu soppressa in epoca napoleonica. Tuttavia essa si distingue dal Liceo stesso "nella sintassi architettonica e nella semantica delle figure in stucco, essendo stata seguita l'idea di protrarre la facciata sul sito delle colonne tardoantiche, asportate dal Battistero di S.Giovanni in Atrio e sicuramente rifatte nei capitelli a stucco". [cfr. A.ROVI, S. Cecilia, in S. Della Torre (a cura di),Il mestiere di costruire.Documenti per una storia del cantiere. Il caso di Como,Como Nodolibri 1992]. Le otto colonne corinzie di marmo cipollino asportate nel 1815 dall'antico Battistero cittadino erano materiale di recupero di un edificio monumentale tardoromano. La ristrutturazione neoclassica del complesso è opera di Simone Cantoni, aiutato da Carlo Polti.