Nel 1847 il magutt Domenico Marazzi, originario di Gaggino, impiegato presso l'impresa di costruzioni Selva, trasportò in spalla i pezzi di granito del portale della chiesa di Santo Stefano, precedentemente situata nell'attuale via Magistri Cumacini e demolita in quell'anno, nell'attuale via Vittorio Emanuele II perchè venissero rimontate come ingresso dell'orto di un'abitazione privata. Nel 1860 Domenico Marazzi si mise in proprio e fondò l'impresa familiare di costruzioni, la cui attività continuò per tre generazioni.